Un eclettismo variegato, dove simboli e forme prendono vita attraverso un percorso espressionista ricco di significati. È questa la cifra distintiva della pittura di Antonio Raimondo Pompeo Andreolo, in arte ARPA, artista potentino la cui pratica pittorica va oltre l’apparenza per immergersi nelle profondità dell’inconscio. La sua arte sublima emozioni e pensieri, utilizzando richiami epici e mitologici che si scontrano e si mescolano con la materia cromatica, vibrante e prorompente, guidata da una volontà catartica e spirituale.
Il suo universo visivo è popolato da creature atemporali, protagoniste di un mondo onirico in cui spirito e materia si fondono in un equilibrio poetico. Da queste visioni nascono sinfonie di forme e colori, un intreccio di linee scintillanti e figure che evocano il movimento della “Figuration Libre”.
In questa complessità apparente si celano simmetrie delicate, intrise di poesia e malinconia, che riflettono la fragilità e la transitorietà dell’esistenza umana. La sua ricerca artistica si configura come un labirinto di emozioni, una girandola infinita che cattura il senso profondo dello spirituale e dell’essere.
È in questa tensione tra caos e ordine, tra materia e spirito, che si intreccia il filo di Arianna che rende l’opera di ARPA unica e inimitabile, una testimonianza vibrante della potenza evocativa dell’arte.
Osservando le opere di Raimondo Andreolo, in arte Arpa, emerge una forza interiore travolgente, generata dal dialogo tra il tratto segnico e l’esuberanza cromatica. Questo connubio crea una tensione creativa incessante, una pittura vigorosa ma equilibrata, capace di suscitare un’intensa proiezione emotiva. L’ardore e il fervore presenti nelle sue composizioni sono sapientemente dosati, pronti a esplodere in un tripudio armonico che cattura l’osservatore.
Per tradurre la nostra visione interiore, quella percezione spirituale delle cose che ci circondano, è indispensabile possedere i mezzi tecnici necessari a rendere tangibile questa dimensione, a portarla nel reale e condividerla con gli altri. Arpa incarna perfettamente questa capacità, dimostrando una padronanza tecnica che gli permette di esprimere la profondità del suo mondo interiore e spirituale attraverso un linguaggio pittorico unico.
Nelle sue opere, il colore diventa protagonista assoluto, giocando un ruolo cruciale nell’orchestrazione narrativa. Accanto a esso, il tratto segnico rinforza la struttura e costruisce lo scenario, creando un equilibrio tra spontaneità e rigore. I colori, intensi e luminosi, e la sicurezza del segno danno vita a una pittura libera, non condizionata da convenzioni o ridondanze, capace di raccontare con autenticità una sorta di diario esistenziale.
Questo diario non segue cronologie o spazi definiti; è sospeso in una dimensione atemporale, una poesia del tempo senza data e del racconto senza fine. È il frutto di una continua sperimentazione, alimentata da una passione inesauribile che spinge l’artista a superare schemi formali e accademici, abbracciando una ricerca incessante di nuove vie espressive.
Così, Arpa ci offre un viaggio visivo unico, dove ogni opera diventa un portale verso la sua visione intima e universale, un dialogo tra l’inconscio e l’estetica che invita chi osserva a esplorare il proprio mondo interiore.
L’opera di Arpa è un connubio profondo tra simboli evocativi e introspezione, un dialogo costante tra la dimensione visibile e quella invisibile. I simboli, carichi di significati atemporali, diventano veicoli di riflessione e portali verso un mondo interiore in continua trasformazione.
Ogni tratto, ogni scelta cromatica, racconta un frammento di un viaggio personale, un’indagine sull’essenza dell’esistenza e sulle emozioni più intime. I colori vibranti e le linee decise si trasformano in una narrazione emotiva, dove il simbolo non è mai fine a sé stesso, ma uno strumento per esplorare la complessità dell’animo umano.
Arpa utilizza l’arte come specchio della sua introspezione, trasformando la tela in uno spazio di riflessione e ricerca. Le sue composizioni offrono un invito a guardare oltre la superficie, ad addentrarsi in un mondo dove ogni dettaglio rivela un significato più profondo, legato alla spiritualità, alla fragilità dell’esistenza e alla bellezza nascosta nel caos.
In questo intreccio tra simboli e introspezione, l’arte di Arpa si erge come un percorso di scoperta, capace di parlare direttamente all’anima di chi osserva.
L’artista lucano ha presentato le sue opere in tante mostre in Basilicata, risultando tra i più apprezzati nel panorama artistico locale contemporaneo; tra le più recenti ricordiamo la Mostra antologica presso la Galleria Arteè di Potenza, e la commissione della realizzazione dei quadri della Via Crucis di Castronuovo Sant’Andrea (Pz) in occasione delle celebrazioni della Pasqua 2025.