Nel corso di questa settimana, il SIFUS di Basilicata alla presenza del Segretario Nazionale Maurizio Grosso ha attraversato in lungo e in largo il territorio lucano, incontrando i lavoratori idraulico-forestali in diversi comuni per rilanciare con forza la battaglia per la stabilizzazione e contro la precarietà.
Da anni il SIFUS porta avanti ricorsi legali per ottenere il riconoscimento del diritto alla trasformazione del contratto a tempo indeterminato, una linea sindacale chiara e coerente, fondata sulla giustizia e sulla dignità del lavoro.
Durante gli incontri è stato sottolineato come numerose sentenze in tutta Italia abbiano riconosciuto non solo il diritto alla stabilizzazione, ma anche il risarcimento economico per i lavoratori precari a causa della mancata trasformazione dei contratti.
Il SIFUS denuncia con forza il paradosso introdotto nel 2024 con l’articolo 46-bis, che ha riconosciuto formalmente la stagionalità dei lavoratori forestali, cristallizzando di fatto la loro condizione di precari permanenti.
Un atto gravissimo, avallato dalle sigle FAI – FLAI e UILA, che invece di difendere la stabilità del lavoro, hanno accettato di scrivere nel CCNL idraulico forestale la precarietà.
Una scelta incomprensibile, ancora più contraddittoria se pensiamo che lo stesso Landini, leader della CGIL, qualche mese fa ha indetto un referendum contro la precarietà.
La segretaria regionale SIFUS -Pina De Donato – lo dice chiaramente: non si può predicare la lotta alla precarietà a Roma e firmare accordi che la consolidano nei territori.
Il tour ha coinvolto non solo il comparto forestale, ma anche i lavoratori dei servizi e della sanità, settori altrettanto esposti alla precarietà.
Durante l’assemblea è stata eletta all’unanimità la Segretaria Regionale CIAS Sanità, Khadija Razouky, che ha espresso la volontà di rafforzare la presenza e l’azione del SIFUS in tutta la regione promuovendo campagne di informazione, tutela legale e sindacale.
La Segretaria Regionale e la delegazione del SIFUS : Sodo Domenico e Alessandro hanno visitato anche due eccellenze produttive lucane:
la fabbrica dell’Amaro Lucano di Pisticci, simbolo dell’impresa storica lucana,
lui la radio e l’azienda agricola Filippo Corvaglia di Scanzano Jonico, che coltiva e esporta frutta e ortaggi sui mercati internazionali.
Il momento più toccante del tour è stato la visita sul luogo della tragedia di Scanzano Jonico, dove hanno perso la vita quattro giovani lavoratori pakistani.
Il SIFUS ha deposto un mazzo di fiori in loro memoria, ribadendo che non si può morire di lavoro e di caporalato, e che la sicurezza e la dignità dei lavoratori devono essere una priorità assoluta.
Il SIFUS Basilicata ha infine chiesto un incontro ufficiale agli Assessori regionali Cicala e Cupparo per discutere concretamente di stabilizzazione, sicurezza e valorizzazione del lavoro agricolo e forestale.È stata inviata una richiesta anche al Consorzio di Bonifica.
Il SIFUS continuerà a essere la voce scomoda e coerente dei lavoratori , ribadisce Pina DE Donato ,
non accettiamo leggi o accordi che perpetuano la precarietà.
Vogliamo stabilità, dignità e rispetto per chi lavora.
Pina De Donato – Segr. Reg. SIFUS Basilicata

