mercoledì, Luglio 9, 2025

Emilio Colombo, il grande statista lucano: dodici anni senza di lui

Data:

A dodici anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 24 giugno 2013, la figura di Emilio Colombo continua a rappresentare un punto di riferimento nella storia politica italiana e nel cuore della sua terra natale, la Basilicata.

Nato a Potenza nel 1920, Colombo è stato uno degli ultimi padri costituenti ancora in vita fino alla sua morte, protagonista della storia repubblicana per oltre mezzo secolo. Uomo di profonda cultura e visione europea, ha ricoperto ruoli chiave nella vita pubblica italiana: Presidente del Consiglio dei Ministri, più volte Ministro (Agricoltura, Esteri, Tesoro, Bilancio, Finanze), europarlamentare, Presidente del Parlamento Europeo e infine senatore a vita, nominato nel 2003 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Emilio Colombo è ricordato come un democristiano riformista, vicino alla tradizione degasperiana e attento ai problemi del Mezzogiorno. Il suo impegno per la modernizzazione del Sud Italia e in particolare della Basilicata fu una costante della sua attività politica. Negli anni ’50 fu promotore della riforma agraria e della creazione della Cassa per il Mezzogiorno, strumenti fondamentali per lo sviluppo delle aree interne e rurali del Paese.

A livello internazionale, Colombo fu un europeista autentico, tra i primi italiani a comprendere l’importanza dell’integrazione europea. Fu Ministro degli Esteri in momenti cruciali della storia italiana, come durante la stagione del terrorismo e della Guerra Fredda, e Presidente del Parlamento Europeo tra il 1977 e il 1979, contribuendo alla trasformazione dell’istituzione da assemblea consultiva a organo legislativo.

Con oltre 60 anni di vita parlamentare, Emilio Colombo ha attraversato tutte le fasi della Repubblica italiana, sempre con uno stile sobrio, rigoroso e fedele alle istituzioni. Uomo di centro, ma capace di dialogo con tutte le forze politiche, fu esempio di una politica intesa come servizio e responsabilità.

Oggi, in occasione dell’anniversario della sua morte, Potenza e tutta la Basilicata rendono omaggio al loro figlio più illustre. In città si sono tenute cerimonie commemorative, tra cui una messa in suffragio nella cattedrale e una conferenza al Palazzo della Regione, dove storici, accademici e rappresentanti delle istituzioni ne hanno ricordato il pensiero, le opere e l’attualità del suo impegno politico.

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, nel suo discorso commemorativo, ha ricordato Colombo come “una delle coscienze più alte della Repubblica, un uomo del Sud che ha dato lustro alla Basilicata con l’autorevolezza della sua parola e l’equilibrio del suo pensiero”.

Personalità di grande rigore morale, appartenente alla corrente dorotea della DC, incarnò una visione della politica caratterizzata da sobrietà, cultura e rispetto istituzionale.

Non è solo la figura di Colombo a ridestare ricordi, ma tutto un ambiente politico fatto di militanza vera, di sezioni di partito frequentate non per opportunismo, ma perché si credeva in un ideale. Oggi tanti guardano a quella stagione con un misto di nostalgia e rimpianto:

Politici giovani, formati nel confronto quotidiano, non nei social: Colombo stesso fu eletto alla Costituente a soli 26 anni. Un tessuto democratico fatto di dibattiti nelle sezioni, tesseramento porta a porta, assemblee e confronti reali, lontani dalla politica-spettacolo di oggi. Secondo chi guarda indietro con nostalgia, quei tempi erano segnati da una profonda convinzione di servire la comunità — un principio oggi spesso soppiantato dalla ricerca del consenso immediato. Colombo è ricordato come un uomo di mediazione, capace di coniugare le esigenze della Basilicata con scelte europee e internazionali. Fu protagonista della riforma agraria, della creazione della Cassa del Mezzogiorno e dell’avvio dell’integrazione europea, con spirito critico ma anche concretezza istituzionale.

Oggi, nell’anniversario della sua morte, la Basilicata si interroga su quell’idea di politica come servizio, responsabilità e dialogo,la rigidità morale, l’equilibrio e quel modello di politica dialogante che tanti rimpiangono. — valori che Emilio Colombo incarnava e che oggi appaiono sempre più rari. A dodici anni dalla sua scomparsa, Emilio Colombo resta un faro di integrità e visionarietà, un esempio per le nuove generazioni. In un tempo segnato da frammentazione politica e comunicazione digitale, il suo ricordo solleva una domanda rivolta ai cittadini e ai futuri protagonisti: è possibile recuperare quel senso alto della politica?

La risposta sembra richiedere chiarezza ideologica, passione civile e formazione culturale — la stessa che Colombo rivolgeva ai giovani e al suo territorio, convinto che la vera politica fiorisca dal dialogo e dalla cura della comunità.

Nel tempo del disincanto e della crisi della politica, Emilio Colombo resta un simbolo di integrità, cultura e impegno civile. A dodici anni dalla sua scomparsa, la sua lezione di sobrietà, competenza e dialogo appare più attuale che mai.

Emilio Colombo non è stato solo un politico lucano. È stato un italiano che ha fatto la storia.

Condividi sui tuoi Social:

spot_imgspot_img

Popular

More like this
Related

TotalEnergies, lunedì 7 luglio sono tornati i “Bus del Mare”: mobilità gratuita e sostenibile verso le spiagge di Scanzano Jonico

TotalEnergies, lunedì 7 luglio sono tornati i “Bus del Mare”: mobilità gratuita e sostenibile verso le spiagge di Scanzano Jonico

Al via il Food Tour in Basilicata con Simone Rugiati: viaggio tra sapori, borghi e tradizioni lucane

Al via il Food Tour in Basilicata con Simone Rugiati: viaggio tra sapori, borghi e tradizioni lucane

Giunta Nicoletti al Comune di Matera, PSI e +Europa: “Non voteremo assestamento di bilancio se non ci saranno risorse su mense e terminal bus”

Giunta Nicoletti al Comune di Matera, PSI e +Europa: “Non voteremo assestamento di bilancio se non ci saranno risorse su mense e terminal bus”

SIFUS BASILICATA : “Il PSNAI “RISCHIA DI ESSERE UN CONTENITORE VUOTO.SERVONO GARANZIE PER I LAVORATORI E INTERVENTI STRUTTURALI PER IL TERRITORIO

SIFUS BASILICATA : “Il PSNAI “ RISCHIA DI ESSERE UN CONTENITORE VUOTO.SERVONO GARANZIE PER I LAVORATORI E INTERVENTI STRUTTURALI PER IL TERRITORIO.