25 infermieri e 17 OSS assunti all’ospedale durante la campagna elettorale. Il sindacato autonomo SIFUS alza la voce: “Così si calpesta la dignità dei lavoratori”.
Un’ondata di indignazione scuote la città alla vigilia del ballottaggio per le elezioni comunali. A sollevarla è il sindacato autonomo SIFUS – Confali Basilicata, che denuncia con durezza quelle che definisce “assunzioni elettorali” all’ospedale di Matera: 25 infermieri e 17 operatori socio-sanitari (OSS) assunti proprio in piena campagna elettorale.
“La coincidenza temporale è fin troppo sospetta – afferma il sindacato – e dimostra ancora una volta come il bisogno di lavoro venga usato come strumento di propaganda e scambio politico.” Il SIFUS parla apertamente di gestione clientelare e opportunistica del lavoro pubblico, e accusa la politica di mercificare diritti fondamentali, come quello all’occupazione stabile e dignitosa.
“Così si umiliano i lavoratori – si legge nella nota –. Invece di programmare percorsi di stabilizzazione e dare certezze a chi opera con dedizione nei servizi pubblici, si sceglie la via del favore, del contratto promesso all’ultimo minuto, come se il posto di lavoro fosse una gentile concessione e non un diritto da tutelare.”
Il sindacato richiama anche la situazione dei lavoratori forestali lucani, ricordando come ogni anno vengano lasciati in balia della stagionalità e dell’incertezza, con meccanismi che sembrano ripetersi puntualmente in coincidenza con le campagne elettorali. “È lo stesso schema – denuncia il SIFUS –: nessuna pianificazione, solo precariato usato per finalità politiche.”
Con un messaggio chiaro e deciso, il sindacato conclude:
“Il lavoro non si baratta con il consenso. Basta clientelismo! La dignità dei lavoratori non è merce di scambio.”
Il SIFUS invita infine istituzioni, cittadini e lavoratori a vigilare, affinché il diritto al lavoro venga restituito alla sua dimensione vera: quella di uno strumento di crescita personale e collettiva, non di potere elettorale.