“Sono stato umanamente e politicamente vicino a Donatella Merra e non posso che esprimerle vicinanza quando denuncia atteggiamenti discriminatori nei suoi confronti da parte del suo nuovo partito FdI. Lei parla letteralmente di “infamie”, sottolineando più volte di subirle anche in qualità di donna. Però Merra deve smetterla di vestire e svestire, a suo uso e consumo, i panni della vittima alternati a quelli della stratega politica, tra l’altro poco, o per nulla, convincenti. Nessuno le ha chiesto di correre insieme a quel Rocco Leone la cui vicenda dei “gargarismi al pi*” ancora rimbomba nelle nostre orecchie come una figuraccia degna delle peggiori offese proprio alle donne, come lei stessa afferma. E, ancora, nessuno le ha chiesto di correre per il presidente Bardi che, sempre lei stessa, ha definito l’uomo che non ha avuto rispetto di lei né come assessora né come donna e che “continuare a sostenerlo sarebbe stata una contraddizione dei propri valori”. Alla faccia! Siamo ormai abituati ai piagnucolamenti della Merra che, a questo punto, sta cercando solo di trarne vantaggio, strumentalizzando a suo favore una campagna elettorale». Questo dichiara Massimo Zullino, consigliere regionale.
Stop lo chiedono i lucani! Merra spieghi, piuttosto, come mai abbia poi deciso di tornare a sostenere Bardi proprio dal partito di Leone, che l’ha avversata in tutti i modi quando era assessora; come mai ha tradito gli agricoltori proprio della sua città non attuando la riforma del Consorzio di bonifica chiesta a gran voce proprio dagli imprenditori agricoli di Lavello; come mai non ha fatto partire i lavori per la diga del Rendina; come mai è diventata l’amica più intima di quell’amministratore prima avversato in campagna elettorale», continua Zullino.«Oramai la doppia faccia si è rivelata a tutti pubblicamente. Mi auguro che possa essere almeno chiara e onesta sull’oggetto di queste presunte “infamie”: da chi sono mosse e perché? Cominciamo bene con questa compagine guidata da Bardi, siamo ancora in campagna elettorale e già sgomitano uno contro l’altro. Un film già visto e rivisto! Se ha il coraggio, Merra dica la verità ma soprattutto prenda davvero le distanze da questo modo di fare politica, dato che questa non è politica. L’opinione pubblica lucana ha il diritto di sapere la verità, non di essere presa in giro, ancora una volta, ancora da Merra! La coerenza è un valore che sta nelle idee delle persone prima ancora che nei simboli di partito o delle presunte coalizioni auto definite di centrodestra con all’interno i peggiori antagonisti del centrosinistra, battuti nel 2019. Altro che campo largo, con Bardi siamo al teatro dell’assurdo! In ogni caso, una cosa è certa: noi realizzeremo tutto quanto scritto nel programma e non ci venderemo per nulla al mondo!», conclude Massimo Zullino.”