venerdì, Ottobre 11, 2024

Anche Aliandro lascia la Lega. Passa a Forza Italia.

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Dopo Zullino, Cicala, Coviello e Merra, lascia il carroccio anche Aliandro. “Mi sia consentito, in premessa, di estendere un doveroso quanto sentito pensiero di estrema riconoscenza e di assoluta gratitudine al partito della Lega, in tutte le sue componenti nazionali, regionali, provinciali, nonché in tutte le sue ramificazioni territoriali e in tutte le sue strutture organizzative, per l’occasione e l’esperienza concessemi come esponente politico e rappresentante istituzionale”. Così il consigliere regionale, Giuanuario Aliandro, che aggiunge: “Avere l’opportunità di rappresentare la mia terra, la mia Regione, in qualità di Consigliere della massima Assise territoriale, che si è tradotto per me in momento di orgoglio e in motivo di onore, mi porta oggi ad esternare i più vivi ringraziamenti al partito con cui ho condiviso reciproci fedeltà, supporto, condivisione”. “L’approssimarsi della fine del mandato, però – sostiene Aliandro – mi induce e quasi mi impone di tracciare un bilancio che, per personale amore nei confronti della verità, dell’onestà e della franchezza, debba essere quanto più possibile trasparente, oggettivo, lontano dalla retorica artefatta, dalla partigianeria spicciola e della faziosità. Detto ciò, pur riconoscendo il grande merito e il grande valore di tante conquiste e di risultati determinanti, non posso esimermi dall’osservare che molte di quelle premesse le quali hanno costituito un trampolino per far sì che la Lega divenisse anche in Basilicata compagine elettoralmente dominante, venissero parzialmente disattese”.

“Ho notato, difatti, con l’incedere del tempo – sottolinea Aliandro – che l’azione politica, anche su tematiche di stringente interesse e di inderogabile importanza, man mano andava facendosi sempre più frammentata, rarefatta, affievolita. E’ come se il nostro, e sottolineo nostro operato, per chiamare anche la mia persona a corresponsabilità politico- istituzionale, avesse perso gradualmente vigore, incisività, smalto, aderenza con la realtà e le sue esigenze, non risultando più calibrato e tarato sulla visione e sulla strategia che per noi erano imperativo categorico intangibile. Come se la missione politica si fosse intiepidita e in politica, purtroppo, la tiepidezza rappresenta peccato capitale perché, spesso, viene percepita come disimpegno”. “Certo, come Governo regionale di centrodestra – afferma Aliandro – molto e bene è stato fatto, ma in un tempo in cui chi è chiamato a ruoli politici sembra dover rispondere solo ad apparati e segreterie, a me piace pensare ancora di dover rispondere esclusivamente alla mia coscienza e soprattutto agli elettori e, quindi, ai cittadini lucani”. “Per le ragioni esposte e le doglianze manifestate – esplicita il Consigliere regionale – mio malgrado e con sommo dispiacere, ma con incrollabile fermezza, mi vedo costretto, perché tanto devo alla mia coerenza, a dichiarare conclusa la mia esperienza politica e la mia militanza partitica con la Lega, cui rinnovo ancora una volta gli ossequi già espressi in premessa. Chiaro è – continua – che il mio impegno politico e il mio spirito di servizio nei confronti della mia amata terra non si esauriscano e vadano avanti. Sento di dover e poter dare ancora tanto perché ciò che per me conta non sono i contenitori ma i contenuti, non i destini individuali ma il bene comune, il benessere collettivo, il progresso della comunità lucana. Sento, per averlo avvertito forte, infatti, di dover ancora esercitare un atto di responsabilità nei confronti dei nuovi drammi della quotidianità che vanno affrontati senza ideologismi ma con la coerenza tra l’idea e l’azione. Una convinzione che, con intransigente coerenza, mi colloca ancora più fortemente nel perimetro di un centrodestra, quello lucano, unico baluardo politico sicuro in un contesto di perenne incertezza politica e di costante penuria di proposta programmatica”.

“In una società dichiaratamente post – ideologica, in cui anche la politica ha dovuto cedere alla necessità della fluidità per poter produrre risultati, credo sia importante riconoscersi innanzitutto in valori comuni e condivisi che si condensano e si estrinsecano, senza rendite di posizione, fondamentalmente in un’identità riconoscibile. L’identità, per me – dice Aliandro – non è un presupposto ma è una sintesi ideale e programmatica tra visione e fare creativo rispetto ai segni dei tempi. Perché, in definitiva, la politica deve essere innanzitutto sensibilità, empatia, percezione”. “Tutte queste riflessioni, che ho maturato nel quinquennio di consiliatura, hanno radicato in me la sacralità del primato della cultura politica rispetto alla militanza partitica. Ed è proprio in nome della cultura politica che ho voluto determinare la mia collocazione attraverso valutazioni che fossero scevre da costruzioni, convinzioni e convincimenti. Ho deciso dunque – riferisce Aliandro – di aderire, a partire da questo momento a Forza Italia, sposando in pieno un progetto liberale, popolare, che attraverso ‘il metodo della libertà’ riconosce la centralità dell’individuo. Ufficializzo il mio passaggio a Forza Italia con la consapevolezza e l’auspicio che, congiuntamente all’intero gruppo dirigente regionale, al Coordinatore regionale, Ministro Casellati, al Segretario nazionale, Onorevole Tajani, si lavori in sinergia, con profitto e autorevolezza per il futuro delle genti lucane”.

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